Vettura comprata e portata spesso in riparazione in concessionaria: ciò basta come formale denuncia dei vizi riscontrati

Legittima quindi l’azione giudiziaria nei confronti della concessionaria che ha effettuato la vendita del veicolo

Vettura comprata e portata spesso in riparazione in concessionaria: ciò basta come formale denuncia dei vizi riscontrati

Portare ripetutamente in concessionaria la vettura da poco acquistata per effettuare delle riparazioni in garanzia è condotta inequivocabile e sufficiente a presumere che il venditore sia pienamente consapevole dei vizi del veicolo da lui venduto. Questa condotta del proprietario della vettura è quindi catalogabile, secondo i giudici, come denuncia formale dei vizi riscontrati sul veicolo. Plausibile, di conseguenza, la sua azione nei confronti della concessionaria, proprio perché la denuncia dei vizi, da parte del proprietario del veicolo può essere fatta con qualunque mezzo che in concreto si riveli idoneo a portare a conoscenza del venditore i vizi riscontrati. Ampliando poi l’orizzonte, i giudici aggiungono che laddove la sostituzione o la riparazione del bene non siano state impossibili né siano eccessivamente onerose, il consumatore, scaduto il termine congruo per la sostituzione o la riparazione senza che il venditore vi abbia provveduto, ovvero se esse abbiano arrecato un notevole inconveniente, può agire per la riduzione del prezzo o per la risoluzione del contratto, pur in presenza di un difetto di lieve entità. Inoltre, la riparazione e la sostituzione di un bene non conforme devono essere effettuate non solo senza spese, ma anche entro un lasso di tempo ragionevole e senza notevoli inconvenienti per il consumatore. (Ordinanza 3695 del 7 febbraio 2022 della Cassazione)

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