Stop ai pagamenti all’impresa di pulizie che non presenta il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC)
Legittima la decisione dell’amministratore di sospendere i bonifici in favore della ditta

Via libera al condominio che decide di sospendere i pagamenti all’impresa di pulizia che non ha presentato il DURC. Questo il principio fissato dai giudici della Cassazione, i quali hanno chiarito che l’impresa è tenuta alla presentazione del DURC al condominio. Non a caso, nella vicenda in esame, è emerso che l’Inps ha notificato apposito verbale di accertamento a carico del condominio. In sostanza, l’amministratore condominiale è tenuto a chiedere alle aziende tutti i documenti necessari a dimostrare la loro regolarità a livello legale e di tutela della sicurezza dei dipendenti, e il DURC è proprio uno dei documenti principali da esigere per capire se un’impresa è idonea ad operare all’interno del condominio. Difatti, il Documento unico di regolarità contributiva costituisce la certificazione che devono avere le aziende, come in questo caso, o i professionisti, per comprovare l’effettività dell’avvenuto pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori, e quindi è solo dal suo regolare possesso che si può desumere la certezza che sia stato corrisposto all’Inps e all’Inail tutto quanto dovuto. E quindi la mancata consegna del DURC, o di parte della documentazione ad esso legata, da parte dell’impresa pone a rischio il condominio, che pertanto può legittimamente sospendere il pagamento dei servizi resi dall’impresa di pulizia inadempiente. (Ordinanza 4079 del 9 febbraio 2022 della Cassazione)