Depuratore non funzionante, possibile lo sconto sulla tariffa del servizio idrico

Palla ora al Comune, che deve dare prova dell’esistenza dell’impianto e del suo corretto funzionamento

Depuratore non funzionante, possibile lo sconto sulla tariffa del servizio idrico

Possibile lo sconto sulla tariffa del servizio idrico se il fornitore non dà prova dell’operatività del servizio di depurazione. Riprende vigore la richiesta presentata da alcuni cittadini campani. I giudici spostano di fatto la palla nel campo del Comune che fornisce il servizio idrico e che ora deve dare prova del funzionamento della depurazione per evitare di restituire la quota della tariffa relativa alla depurazione delle acque. Va applicato il principio secondo cui configurandosi la tariffa del servizio idrico integrato, in tutte le sue componenti, come il corrispettivo di una prestazione commerciale complessa, è il soggetto esercente detto servizio, il quale pretenda il pagamento anche degli oneri relativi al servizio di depurazione delle acque reflue domestiche, ad essere tenuto a dimostrare l’esistenza di un impianto di depurazione funzionante nel periodo oggetto della fatturazione, in relazione al quale esso pretenda la riscossione. Dal canto loro, invece, i cittadini hanno già messo sul tavolo la circostanza del cattivo funzionamento del depuratore, con conseguente mancata fruizione del relativo servizio. (Ordinanza 3044 del 1° febbraio 2022 della Cassazione)

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