Condannato il condòmino che definisce “idiota” l’amministratore

Eccessive e non tollerabili le critiche e le offese vergate dal condòmino in un due distinti missive

Condannato il condòmino che definisce “idiota” l’amministratore

Condannato il condòmino che con due distinte lettere definisce idiota l’amministratore e lo accusa di condotte truffaldine. Per i giudici non possono esserci dubbi nella valutazione del comportamento tenuto dal condòmino: è palese l’ingiuria nei confronti dell’amministratore. In sostanza, il condòmino finito sotto accusa non si è limitato a ritenere l’amministratore non all’altezza del mandato affidatogli, ma lo ha definito idiota e soprattutto gli ha contestato una condotta truffaldina nella gestione del fabbricato. Inequivocabili le due missive vergate dal condòmino. Nella prima lettera l’epiteto rivolto all’amministratore era presente già sulla busta, mentre il contenuto dello scritto era una mirato non solo a criticare con toni accesi e sproporzionati, osservano i giudici, l’amministratore ma anche ad accusarlo di avere tenuto una condotta truffaldina. Nella seconda lettera, destinata al legale dell’amministratore, l’epiteto era ripetuto ed era accompagnato da palesi le accuse di incompetenza. Evidente l’offesa subita dall’amministratore, che dovrà essere risarcito dal condòmino. (Sentenza del 4 gennaio 2023 della Corte d’appello di Milano)

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