‘Bingo’ chiuso dal Comune: va comunque pagato l’affitto del locale

Confermato lo sfratto per la società che ha preso in locazione l’immobile e poi ha smesso di versare il canone

‘Bingo’ chiuso dal Comune: va comunque pagato l’affitto del locale

Sfratto confermato per la società che ha preso in locazione un immobile per uso commerciale, ossia per il gioco del ‘Bingo’ e per le ‘videolottery’, e che, all’improvviso, ha smesso di versare il pattuito canone al proprietario del locale e ha chiesto di ridiscutere il contratto a seguito del provvedimento con cui il Comune aveva, in sostanza, ritenuto illegittima quell’attività a causa della posizione e della scarsa distanza da luoghi sensibili, come, ad esempio, una scuola. Respinta la tesi proposta dal legale che ha rappresentato la società, tesi mirata a sostenere l’assenza di inadempimento nella condotta della sua cliente e ad evidenziare che, invece, il mancato rispetto degli obblighi contrattuali era dipeso dallo squilibrio sinallagmatico venutosi a creare in seguito ad eventi esterni ed incontrollabili – ossia il provvedimento del Comune – che rendevano impossibile il godimento del bene così come pattuito contrattualmente, tale per cui non solo diveniva doveroso rinegoziare il contenuto dell’accordo, bensì veniva meno l’obbligo in capo al conduttore di versare l’integrale canone pattuito fintanto che perdurasse tale evento esterno. (Sentenza del 24 ottobre 2022 della Corte d’appello di Bologna)

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