Valida la tettoia se non è autorizzata dall’assemblea ma rispetta il decoro del palazzo
Impossibile ipotizzare una rimozione, poiché non è stata in alcun modo compromessa né la struttura né la stabilità dell’edificio

Possibile realizzare una tettoia nello stabile, pur senza l’autorizzazione dell’assemblea condominiale. Fondamentale, però, che l’opera non intacchi il decoro architettonico dell’edificio. I giudici si soffermano, innanzitutto, sulla definizione di decoro architettonico: esso è inquadrabile come l’estetica fornita dall’insieme delle linee e delle strutture architettoniche che connotano il fabbricato e che gli imprimono una determinata armonica fisionomia. E si può parlare di violazione del decoro architettonico a fronte di qualunque intervento che influisca sull’aspetto armonico complessivo dello stabile, e ciò a prescindere dal mero pregio estetico. Nel caso specifico a essere messa in discussione è la legittimità di una tettoia in legno, chiusa sui lati, realizzata sulla terrazza e di un gazebo in ferro battuto, costruito sul lato strada della medesima terrazza. Per i giudici è illogico ipotizzare una rimozione delle due opere, poiché non possono delinearsi come alterazioni appariscenti o rilevanti e non alterano in alcun modo la struttura o la stabilità dell’edificio. Di conseguenza, l’installazione della tettoia è legittima, pur senza previa autorizzazione dell’assemblea condominiale. (Sentenza del 24 giugno 2022 della Corte d’Appello di Messina)