Sbiadito il buono fruttifero, Poste Italiane deve consegnare al cliente una copia conferme dell’originale
Va salvaguardato il diritto del proprietario del buono ad ottenere il denaro previsto al momento dell’acquisto

Se l’originale del buono postale fruttifero viene presentato in precarie condizioni per l’incasso, cioè è sbiadito e le condizioni relative agli interessi in favore del proprietario non sono facilmente leggibili, allora Poste Italiane è tenuta ad emettere copia conforme del buono e a consegnarlo al cliente, così salvaguardandone la possibilità di ottenere il denaro previsto al momento dell’acquisto del buono. Esemplare la decisione presa dai giudici, i quali hanno obbligato Poste Italiane ad accogliere la richiesta del proprietario di un buono ormai sbiadito e che per questo rischiava di ritrovarsi a mani vuote. Inevitabile, a quel punto, l’azione giudiziaria da parte del proprietario del buono sbiadito, azione mirata all’ottenimento di una copia conforme utile ad accertare l’esatta riscossione degli interessi. E i giudici hanno dato ragione al proprietario del buono e hanno ordinato a Poste di consegnare all’uomo una copia conforme poiché non leggibile. (Decreto del 16 maggio 2022 del Tribunale di Salerno)