Rumori molesti nello stabile provocati dall’inquilino: ne risponde anche il proprietario dell’appartamento
Fondamentale il mancato controllo sul comportamento tenuto dall’inquilino, in evidente violazione del regolamento condominiale

Se un inquilino, che ha preso in affitto un appartamento, si rende colpevole di causare rumori molesti per le altre persone che vivono nell’edificio, allora a rispondere di tale condotta è ance il proprietario della casa, a patto però che il regolamento condominiale preveda specifici divieti in merito alla condotta tenuta tra le mura domestiche dall’inquilino. In sostanza, se è messo nero su bianco che nello stabile non è possibile attivare gli elettrodomestici durante le ore notturne, l’inquilino che ignora tale divieto fa cadere sul proprietario dell’appartamento una parte di responsabilità per il disagio arrecato agli altri condomini. Ciò perché il regolamento condominiale è direttamente efficace e vincolante innanzitutto nei confronti dei proprietari. Di conseguenza, il locatore, pur non causando direttamente disagio alle persone che vivono nel palazzo, ha comunque da preoccuparsi di far rispettare al proprio inquilino il regolamento condominiale, e se si disinteresse dalla condotta illecita dell’inquilino, allora è tenuto a sobbarcarsi una quota del ristoro economico riconosciuto in favore degli altri condomini. (Sentenza del 1° marzo 2022 del Tribunale di Roma)