Ristorante a scartamento ridotto a causa del COVID: sì alla riduzione del canone di locazione

Decisiva la constatazione che l’attività è stata limitata dalle restrizioni imposte dallo Stato a causa della pandemia

Ristorante a scartamento ridotto a causa del COVID: sì alla riduzione del canone di locazione

Sì allo sconto sul canone di locazione per l’immobile commerciale che non è stato utilizzato a causa delle limitazioni imposte dallo Stato per fronteggiare l’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del COVID-19. Nella vicenda presa in esame dai giudici i riflettori sono puntati su un locale utilizzato come ristorante e come night-club. Il proprietario dell’immobile chiede la risoluzione del contratto, contestando al ristoratore di non avere pagato i canoni di locazione. Per chiudere il contenzioso viene adottata una soluzione salomonica. Da un lato, i giudici ritengono di dovere accogliere la richiesta avanzata dal ristoratore e mirata ad ottenere una riduzione del canone di locazione: su questo fronte, difatti, viene riconosciuto uno sconto del 50 per cento, in quanto l’attività commerciale è stata limitata dalle restrizioni imposte dallo Stato. Dall’altro lato, però, i giudici sanciscono di non poter salvare il contratto di risoluzione, risolto, come richiesto dal proprietario dell’immobile, per via dell’inadempimento del ristoratore, ossia il mancato pagamento del pieno canone di locazione una volta venute meno le restrizioni imposte dallo Stato. (Sentenza del 6 aprile 2022 del Tribunale di Milano)

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