Bar nell’edificio: nessuna responsabilità per i rumori dei clienti che stazionano fuori dal locale dopo la chiusura

Inutile l’azione giudiziaria promossa dall’amministratore del Condominio e mirata a censurare la società che gestisce il locale

Bar nell’edificio: nessuna responsabilità per i rumori dei clienti che stazionano fuori dal locale dopo la chiusura

Se il bar è chiuso, ma i clienti continuano a stazionare all’esterno del locale, provocando così rumori anche in piena notte, allora nessun addebito è possibile nei confronti della società che gestisce l’esercizio commerciale posizionato all’interno di uno stabile. Inutile, di conseguenza, l’azione giudiziaria proposta dall’amministratore del Condominio e mirata a vedere censurata la condotta della società responsabile della gestione del bar. Fondamentale la constatazione che alcune famiglie presenti nell’edificio si sono lamentate soprattutto per i rumori percepiti a ora tarda e frutto della presenza di numerose persone a pochi passi dal locale. Questo dettaglio non può consentire, difatti, osservano i giudici, di collegare il fastidio subito dalle famiglie alla apertura prolungata – oltre le ore 24, imposte come limite massimo dal regolamento condominiale – del bar. Un conto è l’orario di chiusura e un altro conto è, osservano i giudici, il fatto che, a locale non più aperto, i clienti continuino a stazionare a pochi passi dal bar, arrecando così disturbo a diversi componenti del Condominio. Di conseguenza, alla società che gestisce l’esercizio pubblico si può chiedere di rispettare l’orario di chiusura ma non di rispondere dei comportamenti tenuti dalle persone che stazionano all’esterno del locale dopo la chiusura. (Sentenza del 24 marzo 2022 del Tribunale di Monza)

News più recenti

Mostra di più...