Violazione degli obblighi di assistenza familiare, condanna penale e obbligo risarcitorio: prescrizione decennale per il relativo credito
Decisivo il richiamo al principio secondo cui la sentenza penale passata in giudicato, che condanni l'obbligato in relazione all'omessa corresponsione dell'assegno di mantenimento con riferimento ai mesi per i quali fu sporta denunzia penale, comporta che sono soggetti a prescrizione decennale i crediti oggetto del giudicato penale

Se il giudice penale si è pronunciato sulla responsabilità penale di un marito, alla luce di quanto previsto dal Codice Penale in materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, e lo ha condannato al risarcimento dei danni per l’omessa corresponsione dell'assegno di mantenimento, allora resta soggetto a prescrizione decennale anche il credito inadempiuto presupposto, poiché, precisano i giudici, anche codesto credito, integrando l’oggetto della statuizione, rimane definitivamente e irrevocabilmente accertato in conseguenza del passaggio in giudicato della statuizione penale. Questi i paletti fissati dai giudici chiamati ad esaminare una delicata vicenda familiare. Decisivo il richiamo al principio secondo cui la sentenza penale passata in giudicato, che condanni l'obbligato in relazione all'omessa corresponsione dell'assegno di mantenimento con riferimento ai mesi per i quali fu sporta denunzia penale, comporta che sono soggetti a prescrizione decennale i crediti oggetto del giudicato penale. Ciò non vale, invece, per quelli successivi a tale data, perché tali prestazioni, avendo natura periodica, sono assimilabili alla nozione di pensioni alimentari e sono soggette alla prescrizione quinquennale decorrente dalle singole scadenze, in relazione alle quali sorge l'interesse all'adempimento. (Ordinanza 5397 del 21 febbraio 2023 della Corte di Cassazione)