Tempi lenti nel passaggio di consegne: azione d’urgenza e cautelare per ‘svegliare’ l’amministratore uscente
Quella la strada percorribile per costringere l'ex amministratore, inadempiente, alla consegna della documentazione in suo possesso

Se i tempi di consegna della documentazione condominiale al nuovo amministratore sono troppo lenti, il condominio, che per questo rischia di subire un grosso danno, può legittimamente ricorrere al rimedio dell'azione d'urgenza e cautelare per costringere l'ex amministratore, inadempiente, alla consegna della documentazione in suo possesso. Nel caso preso in esame dai giudici si è appurato che i molteplici solleciti nei confronti dell’amministratore uscente si erano rivelati inutili, poiché non vi era stato il fatidico passaggio di consegne col nuovo amministratore. Consequenziale l’azione giudiziaria del condominio, azione mirata ad ottenere, con provvedimento cautelare d'urgenza, la condanna dell'ex amministratore all'immediata consegna della documentazione in suo possesso. I giudici sottolineano che, a seguito della cessazione dell'incarico dell'amministratore, è indubitabile che il condominio debba rientrare in possesso della documentazione relativa alla gestione della cosa comune e che questa debba essere, quindi, consegnata al nuovo amministratore. Per questa ragione, dinanzi al pervicace ed immotivato rifiuto dell’ex amministratore di consegnare la documentazione al nuovo amministratore, è necessario allora formalizzare la richiesta all'ex amministratore, ad esempio con un messaggio PEC, ribadendola se disattesa, così da conclamare l'inadempimento dell’amministratore uscente. (Ordinanza del 23 gennaio 2023 del Tribunale di Vasto)