Tempestività e chiarezza per dare solidità alla convocazione dell’assemblea condominiale

I giudici sottolineano che la convocazione dell'assemblea deve essere comunicata nei tempi di legge e deve indicare in modo puntuale l'ordine del giorno

Tempestività e chiarezza per dare solidità alla convocazione dell’assemblea condominiale

Tempestività e chiarezza sono necessari per non mettere in discussione la convocazione dell’assemblea condominiale e, di conseguenza, i provvedimenti approvati nel contesto della riunione. I giudici precisano che la convocazione dell'assemblea deve essere comunicata nei tempi di legge e deve indicare in modo puntuale l'ordine del giorno. Di conseguenza, l'avviso di convocazione pervenuto con meno di cinque giorni liberi di anticipo, può portare all'annullamento della delibera. E, allo tesso modo, è a rischio invalidità la delibera assembleare se è mancata la specificazione dei punti all'ordine del giorno. Nel caso specifico, preso in esame dai giudici, si è appurato che la convocazione dell’assemblea era pervenuta ai condòmini con soli due giorni di anticipo rispetto alla data prevista per lo svolgimento della riunione. E invece, norma alla mano, l'avviso di convocazione dell’assemblea deve essere comunicato ai condòmini almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione in prima convocazione, ricordano i giudici, i quali aggiungono poi che la finalità dell'avviso di convocazione è mettere a conoscenza i condòmini, per tempo e con dovuto preavviso, degli argomenti di discussione dell'assemblea e dare loro modo di prepararsi ed eventualmente richiedere all'amministratore la documentazione rilevante ai fini della discussione assembleare. Allo stesso tempo, si è appurato, nella vicenda oggetto del processo, che i condòmini avevano approvato in assemblea la maggiorazione delle quote ordinarie a copertura dei condòmini morosi e di un ulteriore fondo straordinario per il recupero contro i predetti morosi, senza che tale punto fosse però stato inserito nell'ordine del giorno. Questa lacuna è rilevantissima, secondo i giudici, poiché la specifica indicazione dell'ordine del giorno è imposta dalla normativa, col chiaro scopo di mettere il condòmino in condizioni di comprendere chiaramente ed esaustivamente, con congruo anticipo, su quali argomenti l'assemblea è chiamata a discutere. Non occorre, sia chiaro, indicare in modo minuzioso tutti gli aspetti della discussione o i probabili scenari che potrebbero scaturirne, ma è indispensabile che siano tracciati, in modo chiaro preciso e completo, i confini di siffatta trattazione. Nel caso in esame, invece, mancava totalmente la menzione della necessità di deliberare in ordine alla maggiorazione delle quote ordinarie per la copertura dei condòmini morosi, e della costituzione del fondo straordinario per il recupero contro gli stessi condòmini morosi. (Sentenza del 13 febbraio 2023 del Tribunale di Torre Annunziata)  

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