Stop alla realizzazione dell’ascensore se il vano scale è angusto
La realizzazione dell’opera rischia di compromettere eccessivamente il godimento del bene comune, ossia il vano scale

Possibile ‘cancellare’ la delibera con cui è stato dato il via libera alla realizzazione di un ascensore all’interno però di un vano scale eccessivamente angusto già di base. Nel caso preso in esame dai giudici l’ascensore era stato progettato e approvato a cura e spese soltanto di alcuni condòmini. Ciò nonostante, però, non è stato possibile ignorare il disagio arrecato agli altri condòmini nell’utilizzo della cosa comune, ossia nell’utilizzo del vano scale destinato ad ospitare l’ascensore. I giudici sottolineano una regola imprescindibile: l’utilizzo del bene collettivo non può avvenire a scapito del parimenti diritto degli altri condòmini, diritto che non può essere compresso indebitamente. Ebbene, in questa ottica si colloca il risultato fornito nel caso specifico dalle indagini peritalia, che hanno accertato che il vano scale, già piccolo di suo, si sarebbe ridotto ancora, arrivando ad un’angusta larghezza di soli 63 centimetri e rendendo, in pratica, possibile soltanto il passaggio di una persona alla volta, con relativi problemi in caso di deflusso d’emergenza. Tirando le somme, l’ascensore avrebbe compresso eccessivamente il godimento del bene comune, ossia il vano scale, mentre i benefici derivanti dall’installazione dell’ascensore non avrebbero bilanciato il descritto peggioramento dell’uso della parte condominiale delle scale per tutti i condòmini, sia in caso di ordinario utilizzo che, in modo più grave, in caso di deflusso di emergenza. (Sentenza del 2 febbraio 2023 della Corte d’appello di Salerno)