Spese anticipate dall’amministratore: niente rimborso se i pagamenti sono in contanti o con bonifici non provenienti dal conto del condominio
A tradire l’amministratore può essere la mancanza di precisione e di trasparenza, a fronte di una gestione promiscua nei pagamenti

Niente rimborso per l’amministratore se nell’anticipazione di determinate spese per conto del condominio non è stato preciso e trasparente, creando, invece, una gestione promiscua nei pagamenti effettuati. Questo il paletto fissato dai giudici, i quali hanno lasciato a mani vuote una società di amministrazione, vistasi respingere la richiesta di rimborso perché le anticipazioni per conto del condominio erano avvenute in contanti o con bonifici emessi dal conto della società, senza passare tramite il conto intestato ufficialmente al condominio. Invece, la società avrebbe dovuto emettere i bonifici dal proprio conto corrente su quello del condominio, con causale ‘anticipazione’, e poi, a quel punto, provvedere ai previsti pagamenti però dal conto del condominio. Decisivo, per chiudere il contenzioso, il riferimento al principio secondo cui il credito dell'amministratore di condominio per le anticipazioni delle spese da lui sostenute non può ritenersi provato in mancanza di una regolare contabilità che, sebbene non debba redigersi con forme rigorose, analoghe a quelle prescritte per i bilanci delle società, deve, però, essere idonea a rendere intellegibili ai condòmini le voci di entrata e di uscita, con le relative quote di ripartizione, così da rendere possibile l'approvazione da parte dell'assemblea condominiale del rendiconto consuntivo. (Sentenza del 31 gennaio 2023 del Tribunale di Torino)