“Soldi ancora in mano al vecchio amministratore”: impossibile ritenere il nuovo amministratore colpevole di diffamazione
Decisivo il contesto in cui si colloca la frase incriminata, ossia le note al bilancio approvato dall’assemblea

Esclusa la diffamazione nei confronti del precedente amministratore anche se nelle note al bilancio approvato dall’assemblea si fa riferimento ad alcuni prelievi di contante da lui eseguiti e il nuovo amministratore sostiene che vi sia una piccola cifra – neanche 50 euro – che non ha giustificativi e quindi si può presumere sia ancora nelle mani del suo predecessore. Contrariamente a quanto sostenuto dal precedente amministratore, che ha chiesto 100.000 euro di risarcimento, i giudici sostengono che la frase incriminata non assume il significato di attribuzione, gratuita ed offensiva, al precedente amministratore di una condotta astrattamente configurante reato, ossia l’appropriazione indebita di una piccola somma, pari a 47 euro e 34 centesimi. Proprio il contesto – ossia la nota a bilancio – in cui si colloca la frase incriminata, smentisce la natura insinuante e ipoteticamente calunniosa dell’osservazione messa nero su bianco dal nuovo amministratore, che, comunque, è formulata in forma dubitativa e non implica alcuna condotta di appropriazione indebita, bensì l’impossibilità, stante la denunciata mala gestio del vecchio amministratore, di ricostruire alcune voci di uscita, che ben potrebbe essere determinata da un errore dell’amministratore uscente nel trattenere l’esiguo importo in questione. (Sentenza del 6 luglio 2022 del Tribunale di Pisa)