Società in perdita: per il blocco delle norme in tema di ricapitalizzazione basta la semplice autodichiarazione del debitore

Inoltre il divieto di pronunciare sentenza di fallimento nei confronti del debitore che ha domandato l’applicazione di misure protettive del patrimonio decorre dal giorno della pubblicazione dell’istanza

Società in perdita: per il blocco delle norme in tema di ricapitalizzazione basta la semplice autodichiarazione del debitore

Per le società in perdita il blocco delle norme civilistiche in tema di ricapitalizzazione è l’effetto di una semplice autodichiarazione del debitore, non soggetta, chiariscono i giudici, a conferma da parte del Tribunale. Per quanto concerne il divieto di pronunciare sentenza di fallimento nei confronti del debitore che abbia domandato l’applicazione di misure protettive del patrimonio, esso decorre dal giorno della pubblicazione dell’istanza e fino alla conclusione delle trattative o all’archiviazione dell’istanza di composizione negoziata e costituisce un effetto di legge che non presuppone né richiede la conferma o la modifica della misura da parte del giudice. E in questo contesto la procura alle liti rilasciata dal creditore in occasione dell’istanza per la dichiarazione di fallimento, la quale faccia riferimento a ogni azione legale (in ogni stato e grado del giudizio, incluso il giudizio di appello, di opposizione, o la procedura esecutiva) che possa essere necessaria per la soddisfazione dei crediti e diritti che la società vanta nei confronti del debitore, non è idonea a conferire al difensore il potere di rappresentanza nell’ambito del giudizio per la conferma o revoca delle misure protettive funzionali alla composizione negoziata della crisi d’impresa. (Ordinanza del 1° giugno 2022 del Tribunale di Mantova)

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