Servizio di pulizia dello stabile: pagamento confermato nonostante il disconoscimento del contratto
Necessario però che sia materialmente disponibile il contratto in originale e che da quel documento sia possibile evincere, in maniera chiara, il conferimento dell’incarico

Può rivelarsi inutile il disconoscimento del contratto relativo al servizio di pulizia dello stabile. Ciò può non bastare, difatti, per evitare il relativo pagamento. Inutile, nel caso preso in esame dai giudici, l’azione proposta da un condominio e mirata a liberarsi dall’onere economico connesso al servizio di pulizia dell’edificio. I giudici hanno fatto chiarezza sancendo il principio secondo cui il servizio di pulizia condominiale va pagato anche se si disconosce il relativo contratto, a patto, però, che, a fronte di tale disconoscimento, sia materialmente disponibile il contratto in originale e che da quel documento sia possibile evincere, in maniera chiara, il conferimento dell’incarico. I giudici ribadiscono, in premessa, che il condominio può, tramite l’amministratore in carica, impegnarsi contrattualmente assumendo dipendenti, come, ad esempio, il portiere, oppure conferendo incarichi per l’espletamento di determinate mansioni, come, ad esempio, l’affidamento di alcuni lavori a una ditta. Nel caso esaminato i giudici hanno riconosciuto le ragioni di un lavoratore che, incaricato della pulizia del condominio e della cura del verde comune, lamentava di non essere stato correttamente retribuito, poiché il contratto con cui gli era stato originariamente conferito l’incarico prevedeva un tacito rinnovo di biennio in biennio, con diritto alla corresponsione dell’emolumento adeguato alle variazioni Istat registrate negli anni, adeguamento che però non si era concretizzato, con la conseguenza che il lavoratore riteneva di vantare un credito (per mancato adeguamento della busta paga) di quasi 20mila euro. (Sentenza del 2 dicembre 2022 della Corte d’appello di Salerno)