Ritorno in patria per i due genitori stranieri se i figli sono troppo piccoli per avere un radicamento in Italia
In aggiunta, poi, non va trascurato che nel Paese dei due stranieri vivono i rispettivi nuclei familiari, del cui supporto e della cui vicinanza affettiva potrebbero avvalersi nel percorso di crescita dei bambini, mentre nel territorio italiano i due genitori non hanno parenti in grado di aiutarli nella gestione della prole

Niente permanenza in Italia per i due genitori stranieri se i figli sono così piccoli – uno di neanche 3 anni, l’altro di neanche 2 anni – da non avere avuto alcun inserimento nel contesto sociale italiano. Inequivocabile, a tal proposito, il fatto che essi non frequentino un asilo nido e vivano, invece, prevalentemente in famiglia.
Il dato inequivocabile, secondo i giudici, è rappresentato dalla mancanza di radicamento in Italia dei due bambini, destinati, quindi, a non subire alcun disagio per il rientro in patria con i genitori Entrando nei dettagli della vicenda, poi, i giudici aggiungono che nel Paese dei due stranieri vivono i rispettivi nuclei familiari, del cui supporto e della cui vicinanza affettiva potrebbero avvalersi nel percorso di crescita dei bambini, mentre nel territorio italiano i due genitori non hanno parenti in grado di aiutarli nella gestione della prole. Per chiudere il cerchio, infine, a fronte dei presunti possibili pericoli derivanti dal rientro dei minori in patria, i magistrati chiariscono che va escluso che i possibili problemi di natura economica ed il diverso livello di vita esistente nel Paese di rientro rispetto a quello italiano possano essere catalogati come gravi motivi connessi con lo sviluppo psico-fisico, l’età e le condizioni del minore che si trova nel territorio italiano tali da autorizzare l’ingresso o la permanenza in Italia del familiare per un periodo di tempo determinato. (Ordinanza 6209 del 2 marzo 2023 della Corte di Cassazione)