Risolto il contratto se l’inquilino fa ostruzione e impedisce le visite di potenziali acquirenti dell’appartamento
Accolta la richiesta del proprietario dell’immobile. Palese la gravità della condotta tenuta dal conduttore

Risolto il contratto di locazione e inquilino messo alla porta se ha fatto il possibile per rallentare gli appuntamenti fissati da un agente immobiliare che aveva ricevuto dal proprietario l’incarico di vendere quella casa. Inequivocabili i dettagli della vicenda. Il locatore ha deciso di vendere l’immobile locato e si è rivolto a un agente immobiliare per trovare un compratore. A quel punto, però, sono cominciati i problemi, perché l’inquilino si è mostrato poco collaborativo e ha reso quasi impossibile concordare appuntamenti per consentire ai potenziali acquirenti, accompagnati dall’agente immobiliare, di visitare l’appartamento. Proprio l’agente immobiliare ha raccontato che, dopo una prima visita, il conduttore ha sempre impedito l’accesso alla casa, prima per ragioni di salute e poi rifiutandosi espressamente di consentire l’ingresso alle persone interessate all’acquisto del bene. Per i giudici è palese la gravità del comportamento tenuto dal conduttore. E di conseguenza va accolta la richiesta del proprietario dell’immobile e va dichiarata la risoluzione del contratto di locazione. (Sentenza del 14 luglio 2022 del Tribunale di Firenze)