Richiesta di esdebitazione: valutare la possibile colpa grave del debitore

Necessario fare riferimento ai parametri delle cause dell'indebitamento e della diligenza impiegata dal debitore nell'assumere obbligazioni

Richiesta di esdebitazione: valutare la possibile colpa grave del debitore

A fronte della domanda di esdebitazione presentata dal debitore incapiente, è fondamentale la valutazione del presupposto soggettivo della colpa grave e in questa ottica è necessario, precisano i giudici, fare riferimento ai parametri delle cause dell'indebitamento e della diligenza impiegata nell'assumere obbligazioni, riferiti alla fase di formazione dell’indebitamento. In questa ottica, però, il compimento di atti di frode o il dolo, cioè l’assunzione di debiti nella consapevolezza di non poterli adempiere, rende il debitore immeritevole del beneficio, a prescindere da ogni indagine sulle motivazioni o sulle circostanze che lo hanno indotto ad assumere l’obbligazione. Questi i paletti fissati dai giudici, i quali aggiungono che la colpa grave addebitabile al debitore può configurarsi in tutte le ipotesi in cui egli assume il debito in misura spropositata rispetto alla consistenza del proprio patrimonio e della correlata situazione reddituale, in spregio al basilare canone della ragionevolezza in forza del quale non sarebbe plausibile poterlo restituire alla prevista scadenza, mentre il dolo può prefigurarsi allorquando l'anzidetta obbligazione è assunta con la specifica consapevolezza di non poterla adempiere al suo scadere. (Decreto del 5 giugno 2023 della Corte d’appello di Venezia)  

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