Querela infondata contro una persona: inevitabile la condanna a risarcire i danni da lei patiti
Rilevante il riferimento alle ripercussioni subite, anche a livello di carriera, dalla persona ingiustamente querelata

Serve prudenza nel presentare una querela contro una persona. Perché se la querela si rivela priva di fondamento, allora si passa subito dalla parte del torto e si rischia una condanna con tanto di obbligo risarcitorio nei confronti della persona querelata senza fondamento. Questo, in sintesi, il pensiero dei giudici, che hanno reso definitivo il pronunciamento con cui una donna è stata condannata a risarcire ad un uomo il danno patrimoniale da lui patito in conseguenza di una querela rivelatasi calunniosa. Nello specifico, la donna aveva sostenuto che in un'area di sua proprietà l’uomo avesse indebitamente parcheggiato la propria vettura e avesse così compiuto una violazione di domicilio. Ma in realtà, hanno chiarito i giudici, la donna era perfettamente cosciente di non avere titolo per impedire all’uomo l'accesso al posteggio. A rendere ancora più grave la donna, poi, il provato nesso fra la pendenza del procedimento penale (e il conseguente mancato rinnovo del passaporto di servizio) e il danno lamentato dall’uomo - militare di carriera- e consistito nella mancata partecipazione ad una missione all'estero comportante una diaria giornaliera di 154 euro. (Ordinanza 6117 dell’1 marzo 2023 della Corte di Cassazione)