Promozioni ingannevoli e poco chiare: società multata
Sacrosanto parlare di pratiche commerciali scorrette, mirate ad attirare il consumatore senza fornirgli però tutti i dettagli

Confermata la multa – 1 milione di euro – decisa dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato nei confronti di una società che ha posto in essere pratiche commerciali corrette concretizzatesi in campagne pubblicitarie mirate ad attirare il consumatore senza fornirgli però tutti i dettagli. Nello specifico, la scorrettezza della condotta posta in essere dalla società è consistita nella prospettazione di campagne pubblicitarie ingannevoli e omissive, con riferimento alle caratteristiche dell’offerta, all’estensione delle promozioni a tutta la collezione, all’entità degli sconti promessi e al prezzo dei prodotti venduti, alla durata temporale della promozione e all’effettiva veridicità delle offerte a tempo. In particolare, quanto a una specifica promozione l’Autorità ha rilevato un duplice profilo di ingannevolezza: da un lato, per aver riferito lo sconto promesso a tutta la collezione, e non soltanto ai prodotti presenti in negozio; dall’altro, per aver dapprima anticipato e quindi riconfermato la scadenza originaria dell’offerta, così da indurre i consumatori a effettuare una scelta commerciale non ponderata, nella convinzione della sua prossima scadenza. Per chiudere il cerchio viene anche sottolineato che le avvertenze presentate nei flyer in calce agli spot (dai caratteri molto piccoli, di difficile lettura, e tenuti per un lasso di tempo limitato) non erano idonei a informare compiutamente i consumatori dell’esistenza di eventuali condizioni o limitazioni applicabili alle promozioni. (Sentenza 9468 dell’11 luglio 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Lazio)