Prodotto difettoso: sotto accusa anche il soggetto che vi ha solo apposto il proprio marchio

Per i danni derivanti da prodotti difettosi la pretesa risarcitoria può essere avanzata dal consumatore anche nei confronti della persona che ha apposto il proprio nome, marchio o altro segno distintivo sul prodotto, o che ha autorizzato tale apposizione. Questa la posizione assunta dai giudici in merito a un contenzioso relativo al possibile risarcimento dei danni causati dal verificarsi di un incendio provocato da una macchina da caffè. I giudici sottolineano che non è necessaria nel processo di fabbricazione del prodotto la partecipazione della persona che si presenta come produttore. Ciò perché la tutela del consumatore esige che la responsabilità di chiunque si presenti come produttore apponendo il suo nome, marchio o qualsiasi altro segno distintivo sul prodotto sussista allo stesso titolo della responsabilità del vero produttore. In questa ottica viene anche sottolineato che la persona che appone sul prodotto il proprio nome, marchio o altro segno distintivo, si presenta come produttore e dà anche l’impressione di essere implicata nel processo di produzione o di assumerne la responsabilità. Pertanto, l’utilizzo di tali menzioni equivale, per detta persona, ad utilizzare la sua notorietà al fine di rendere tale prodotto più attraente agli occhi dei consumatori, il che giustifica che, in cambio, la sua responsabilità possa sorgere a titolo di tale utilizzo. (Sentenza del 7 luglio 2022 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)