Prelievi da ATM: perplessità sul nuovo modello di remunerazione

Secondo l’Antitrust si rischia una restrizione della concorrenza, con conseguente danno per i consumatori

Prelievi da ATM: perplessità sul nuovo modello di remunerazione

Perplessità manifestate dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito al progetto di modifica del modello di remunerazione dei prelievi in circolarità da ATM con carte del circuito Bancomat, modello presentato dal consorzio Bancomat s.p.a.. Secondo l’Antitrust, difatti, con il nuovo modello di remunerazione si configurerebbe una restrizione della concorrenza a danno dei consumatori. Inoltre dai dati acquisiti in istruttoria emerge che non vi è alcuna relazione diretta tra l’attuale modello di remunerazione e la diminuzione degli ATM (-13,9% tra 2015 e 2021), legata invece alla riduzione del numero di sportelli (-28,4% tra 2015 e 2021). Secondo l’attuale regime di remunerazione, la banca che ha emesso la carta utilizzata per il prelievo versa una commissione interbancaria all’istituto che è titolare dello sportello presso cui il prelievo avviene e può chiedere al proprio cliente una commissione. Il progetto presentato da Bancomat s.p.a. prevede invece un nuovo modello secondo cui la banca presso cui si fa il prelievo richiede direttamente al titolare della carta una commissione. Secondo l’Antitrust, però, il nuovo progetto configura una restrizione della concorrenza, in quanto stabilisce una serie di regole comuni che determinano effetti di natura anticoncorrenziale consistenti: nell’aumento significativo delle commissioni medie di prelievo in circolarità per gli utenti da parte delle banche aderenti; nella creazione di ostacoli per la concorrenza tra banche nell’erogazione dei servizi alla clientela, dal momento che per queste verrà meno la possibilità di influire su una variabile concorrenziale (vale a dire la possibilità di determinare la commissione di prelevamento in circolarità e la possibilità di non farla pagare al cliente); nell’aumento degli incentivi a colludere per le banche aderenti. (Provvedimento del 30 novembre 2022 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato)

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