Posizionamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani: condominio bacchettato dal Comune

Incontestabili i limiti imposti dall’ente locale. Sacrosanto il verbale emesso dagli agenti della Polizia municipale nei confronti del condominio che ha occupato il suolo pubblico con alcuni cassonetti senza chiedere alla amministrazione comunale la necessaria autorizzazione

Posizionamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani: condominio bacchettato dal Comune

Incontestabili i limiti imposti dal Comune nell’utilizzo del suolo pubblico al fine del posizionamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani. Di conseguenza, è sacrosanto il verbale di accertamento emesso dagli agenti della Polizia municipale nei confronti del condominio che ha occupato il suolo pubblico con alcuni cassonetti senza chiedere alla amministrazione comunale la necessaria autorizzazione. Nello specifico, l’inadempimento addebitabile al condominio è palese, osservano i giudici, poiché il verbale emesso dai vigili urbani è risultato essere successivo alle modifiche apportate al regolamento comunale, modifiche che indicavano chiaramente che il condominio si doveva, tramite il proprio amministratore, attenere alla procedura stabilita dalla normativa locale. In linea generale, difatti, ogni singolo Comune ha il dovere di stabilire il quadro normativo di riferimento, che può anche comprendere le zone vietate per l'utilizzo del suolo pubblico al fine del posizionamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani. (Sentenza dell’8 marzo 2023 del Tribunale di Catanzaro)  

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