Pandori solidali griffati Chiara Ferragni: riflettori puntati sulla ‘Balocco’
Avviata dall’Antitrust una istruttoria per presunta pratica commerciale scorretta a fronte di una campagna realizzata tra novembre e dicembre del 2022

Riflettori dell’Antitrust puntati sulla ‘Balocco’. Nello specifico, è stata avviata una istruttoria per una presunta pratica commerciale scorretta realizzata tra novembre e dicembre del 2022 e relativa a una campagna di vendita di pandori in abbinamento ad una raccolta di fondi in favore di una struttura ospedaliera. In sostanza, secondo l’Antitrust i consumatori potevano pensare, all’epoca, che acquistando il pandoro griffato Chiara Ferragni contribuissero alla donazione in favore dell’ospedale ‘Regina Margherita’ di Torino, mentre, invece, la ‘Balocco’ aveva già deciso l’ammontare dell’elargizione destinata al nosocomio, e ciò a prescindere dall’andamento delle vendite del prodotto. Il riferimento è, per essere precisi, alla campagna ‘Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino’, promossa tra novembre e dicembre 2022. In quel periodo la società ha messo in vendita pandori a edizione limitata griffati Ferragni con l’intento di sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing a favore del nosocomio torinese.
Secondo l’Antitrust, però, sia nei comunicati stampa sia sulle confezioni del pandoro, il modo in cui veniva presentata l’iniziativa poteva indurre in errore i consumatori facendo leva sulla loro sensibilità per iniziative benefiche a sfondo sociale. Difatti, i consumatori potevano essere indotti a credere che acquistando il pandoro griffato Ferragni contribuissero alla donazione per l’acquisto di un nuovo macchinario mentre la ‘Balocco’ aveva disposto una donazione in cifra fissa a favore dell’ospedale torinese parecchi mesi prima del lancio pubblicitario dell’iniziativa e dunque del tutto indipendentemente dall’andamento delle vendite del prodotto. (Comunicato del 14 giugno 2023 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato)