Palese il dissesto del manto stradale in città: le imprudenze del motociclista non salvano in automatico il Comune
Ancora possibile il risarcimento in favore del motociclista caduto a causa del manto stradale dissestato

A fronte della palese condizione di dissesto del manto stradale, non basta il riferimento alle condotte azzardate e imprudenti tenute dal conducente rimasto vittima di una caduta per escludere la responsabilità del Comune. Nel caso specifico preso in esame dai giudici un uomo ha agito in giudizio nei confronti di un Comune per ottenere il risarcimento dei danni da lui riportati per essere caduto in una strada comunale, mentre si trovava alla guida del proprio motociclo, a causa del manto dissestato. I giudici, preso atto delle condotte colpose addebitate al motociclista, ossia l'avere guidato un mezzo per il quale non aveva la necessaria patente di guida, il fatto che le condizioni della strada avrebbero dovuto essergli note per la vicinanza alla sua abitazione e la circostanza di avere percorso la strada dietro un furgoncino che non gli consentiva la visuale della strada, osservano che questi elementi non sono sufficienti in automatico per escludere la responsabilità del Comune e per ritenere del tutto ininfluente la situazione di dissesto del manto stradale. (Sentenza 11152 del 27 aprile 2023 della Corte di Cassazione)