‘Pacchetto turistico’ insoddisfacente: sì al risarcimento del danno da vacanza rovinata

Rilevante l'interesse del turista al pieno godimento del viaggio organizzato, come occasione di piacere o riposo

‘Pacchetto turistico’ insoddisfacente: sì al risarcimento del danno da vacanza rovinata

Va riconosciuto il danno da vacanza rovinata in caso di inadempimento o di inesatta esecuzione delle prestazioni che formano oggetto del pacchetto turistico. E qualora l'inadempimento non sia di scarsa importanza, il turista può chiedere un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso ed all'irripetibilità dell'occasione perduta, e ciò a prescindere, chiariscono i giudici, dalla risoluzione del contratto concluso col ‘tour operator’. Questi i paletti fissati dai giudici, chiamati a prendere in esame l’istanza risarcitoria di due turisti che lamentavano danni da vacanza rovinata a causa di disservizi nel trasporto e nella sistemazione alberghiera. I giudici precisano che tra i danni alla persona sono compresi quelli di carattere non patrimoniale, come categoria ampia ed unitaria concernente la lesione di interessi inerenti la persona, anche tenendo conto della normativa concernente i ‘pacchetti turistici’, normativa che ha reso rilevante l'interesse del turista al pieno godimento del viaggio organizzato, come occasione di piacere o riposo, prevedendo il risarcimento dei pregiudizi non patrimoniali (disagio psico-fisico che si accompagna alla mancata realizzazione in tutto o in parte della vacanza programmata) subiti per effetto dell'inadempimento contrattuale. (Sentenza 5271 del 20 febbraio 2023 della Corte di Cassazione)  

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