Mutui immobiliari e poca chiarezza sul preammortamento: istituto di credito sotto osservazione

Avviata una istruttoria ad hoc da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato

Mutui immobiliari e poca chiarezza sul preammortamento: istituto di credito sotto osservazione

I riflettori dell’Antitrust sono puntati su Intesa Sanpaolo. Ipotizzata una presunta pratica commerciale scorretta in merito all’attività di commercializzazione dei mutui immobiliari a tasso fisso e a tasso variabile. Nello specifico, secondo l’Autorità garante della concorrenza del mercato, che ha avviato una istruttoria ad hoc, l’istituto di credito non darebbe ai consumatori informazioni chiare sulla durata del preammortamento, ossia non fornirebbe informazioni chiare in merito alla modalità di calcolo della durata del periodo di preammortamento tecnico, ossia il tempo che intercorre tra l’erogazione del mutuo e la prima mensilità del piano di rimborso, che costituisce un elemento di costo, talvolta anche ingente. Secondo quanto rilevato dall’Autorità, difatti, pare che la banca non dia adeguate informazioni al consumatore nei vari documenti precontrattuali e nelle varie fasi, anche avanzate, che portano alla sottoscrizione dell’offerta di mutuo e applichi un periodo di preammortamento tecnico caratterizzato da un arco temporale di durata variabile che, in sostanza, allunga il periodo di estinzione del mutuo, aumentandone quindi il costo. Inoltre, sempre secondo l’Autorità, nel caso dei mutui a tasso variabile, all’onerosità connessa alla durata del periodo di pre-ammortamento tecnico si aggiungerebbe anche quella legata al tasso applicato che risulterebbe superiore a quello negoziato nel mutuo per il rimborso, senza dare adeguata informativa al consumatore sul suo valore in tutta la documentazione pre-contrattuale e anche nelle fasi più avanzate di negoziazione. (Comunicato del 20 settembre 2022 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato)

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