Lastrico trasformato in tetto: azione legittima se migliora il godimento della cosa comune
La decisione assembleare ha voluto salvaguardare la funzione del tetto, che è quella di protezione e riparo, e dunque ha voluto anche tutelare il diritto di godimento della collettività

Legittima la trasformazione del lastrico in tetto se finalizzata al migliore godimento della cosa comune e non solo dell’immobile posto al di sotto del tetto. Nel caso specifico preso in esame dai giudici emerge anche che la collettività condominiale ha deciso di coprire il lastrico solare a causa delle copiose infiltrazioni d’acqua, e che la soluzione di mutare il lastrico in tetto è stata preferita perché più economica e più efficace rispetto alla ripavimentazione del lastrico. Ciò significa che la decisione assembleare ha voluto salvaguardare la funzione del tetto, che è quella di protezione e riparo, e dunque ha voluto anche tutelare il diritto di godimento della collettività. Legittimo, perciò, il decreto ingiuntivo ottenuto dal Condominio nei confronti di 2 inquilini per il pagamento di ratei straordinari relativi alla ristrutturazione del tetto, nonché per i compensi professionali del tecnico nominato. Respinta la tesi proposta dai 2 inquilini, tesi secondo cui la delibera relativa ai lavori di ristrutturazione con trasformazione del lastrico solare in tetto ha rappresentato una innovazione vietata dalla legge in quanto adottata con un quorum deliberativo insufficiente, cioè non rappresentativo della unanimità dei consensi. Solida, invece, la posizione del Condominio, poiché è emerso che i lavori avevano un carattere di urgenza, essendo mirati ad evitare future azioni minacciate da un condomino al fine di scongiurare infiltrazioni dalla copertura condominiale al proprio appartamento sottostante. (Sentenza del 3 agosto 2022 del Tribunale di Cosenza)