Informazioni ingannevoli nella promozione delle offerte commerciali: sanzionata una società operativa nel settore della fornitura di elettricità e di gas sul mercato libero

L’Antitrust ha verificato importanti criticità in termini di scarsa trasparenza delle informazioni sulle caratteristiche della fornitura, sulla durata degli sconti e sulle conseguenze previste in caso di recesso

Informazioni ingannevoli nella promozione delle offerte commerciali: sanzionata una società operativa nel settore della fornitura di elettricità e di gas sul mercato libero

Informazioni ingannevoli e omissive nella promozione delle offerte commerciali e condotta aggressiva consistita nel recuperare, in caso di recesso anticipato del cliente, tutti gli sconti erogati durante la fornitura, attraverso lo storno nella fattura di chiusura, alla stregua dell’addebito di una penale. Questi gli addebiti mossi dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato alla società Optima Italia, operativa nel settore della fornitura di elettricità e di gas sul mercato libero, addebiti che hanno portato, a chiusura di due procedimenti istruttori, a una multa di 1.300.000 euro. Secondo l’Antitrust non vi sono dubbi: la società si è resa colpevole di pratiche commerciali scorrette nella fornitura di elettricità e di gas. La prima istruttoria è stata avviata per la mancata ottemperanza agli impegni, resi obbligatori dall’Antitrust nel luglio del 2021 in modo da eliminare gli effetti delle pratiche contestate in precedenza. In particolare, non è stata correttamente integrata la documentazione contrattuale e il materiale pubblicitario, né è risultata efficace la procedura di ristoro dei clienti che avevano subito indebitamente lo storno degli sconti in caso di recesso anticipato. La seconda istruttoria è stata invece avviata per accertare la scorrettezza delle pratiche commerciali attuate dalla società nel prospettare le condizioni economiche di fornitura di elettricità e di gas sul mercato libero. Nel corso del procedimento, l’Antitrust ha verificato importanti criticità in termini di scarsa trasparenza delle informazioni sulle caratteristiche della fornitura, sulla durata degli sconti e sulle conseguenze previste in caso di recesso. (Provvedimenti del 4 ottobre 2022 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato)

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