Inammissibile il ricorso per fallimento depositato dopo il 15 luglio 2022

Decisivo il riferimento alla data in cui è entrato in vigore il Codice della crisi d’impresa

Inammissibile il ricorso per fallimento depositato dopo il 15 luglio 2022

Tempistica decisiva per valutare l’ammissibilità del ricorso mirato ad ottenere la dichiarazione di fallimento. Punto di riferimento, in questa ottica, è la recente entrata in vigore del c.d. Codice della crisi. Su questo punto i giudici sono netti: le domande per la dichiarazione di fallimento che sono state depositate dopo l’entrata in vigore del Codice della crisi, ossia dopo il 15 luglio 2022, sono da considerare inammissibili. Esemplare la decisione presa dai giudici del Tribunale di Verona, i quali si sono ritrovati a prendere in esame un ricorso mirato a una dichiarazione di fallimento e depositato però il 22 luglio 2022. Il dettaglio relativo alla data di deposito del ricorso è fondamentale, precisano i giudici. Difatti, considerato che il 15 luglio 2022 è entrato in vigore il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, è logico dedurre che da quella stessa data la legge fallimentare non è più in vigore. Inammissibile, di conseguenza, il ricorso mirato ad ottenere una dichiarazione di fallimento e presentato, come in questo caso, dopo il 15 luglio 2022. (Ordinanza del 27 luglio 2022 del Tribunale di Verona)  

News più recenti

Mostra di più...