Furto messo a segno dai ladri agevolati da un’impalcatura: responsabile la ditta a cui sono stati affidati i lavori

Per il furto messo a segno dai ladri in un appartamento e favorito dalla presenza di un’impalcatura a essere responsabile è solo la ditta a cui sono stati affidati i lavori se essa non ha adottato, nonostante le richieste del condominio, adeguate misure di sicurezza. I giudici chiariscono, innanzitutto, ruoli e oneri probatori delle parti coinvolte. Da un lato, il condomino che agisce per ottenere il risarcimento dei danni subito in conseguenze di un furto deve dimostrare l’evento dannoso (ossia il furto), la condotta colposa del danneggiante, il nesso tra l’evento dannoso e la condotta colposa. Dall’altro lato, l’impresa appaltatrice deve fornire, se vuole andare esente da ogni responsabilità, la prova di aver adottato tutte le cautele idonee ad impedire una più facile esecuzione del furto, nonché l’eventuale prova che i ladri non si siano serviti del ponteggio per accedere all’appartamento del condomino vittima del furto. Per quanto concerne il Condominio che ha affidato i lavori alla ditta, esso deve provare il caso fortuito per potersi liberare da ogni responsabilità nei confronti del condomino vittima del furto. Nella vicenda presa in esame, però, è stato dimostrato che il furto di preziosi era stato eseguito forzando l’unica via di accesso all’appartamento – posto al quinto piano – ossia la finestra della cucina, raggiungibile però solo salendo dall’impalcatura. E allo stesso tempo è stato provato che l’impalcatura era sì munita di allarme sonoro, che però era disattivato al momento del furto. Inoltre, la ditta non ha dato prova che vi fosse qualcuno a controllare l’intrusione di terzi né che vi fossero operai intenti al lavoro al momento del furto. (Sentenza del 26 aprile 2022 del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere)