Finestra aperta sulla facciata esterna dello stabile: va rimossa se ne lede il decoro architettonico
Nello specifico, è stata ritenuta illegittima l’apertura della finestra in quanto essa alterava le linee e le simmetrie dell’edificio

Illegittima la finestra aperta dal condòmino sulla facciata esterna dello stabile se ne lede il decoro architettonico. Questo il principio fissato dai giudici, i quali tengono poi a precisare che l’apertura di una finestra sulla parete esterna condominiale è illegittima se altera la simmetria e le linee architettoniche della facciata, e che, di conseguenza, è possibile condannare il condòmino alla rimozione della finestra e al ripristino dello stato dei luoghi. Nel caso preso in esame dai giudici un condòmino aveva realizzato sulla facciata condominiale una nuova apertura, destinata ai servizi-igienico sanitari, per avere maggiore luce e aria nel proprio locale, ma il condominio aveva portato la questione dinanzi ai giudici, ritenendo l’apertura della finestra illegittima, sia per violazione delle norme di legge in materia che per violazione del regolamento condominiale. I giudici hanno ritenuto legittime le perplessità manifestate dal condominio, e hanno perciò ritenuto illegittima l’apertura della finestra in quanto, nonostante essa non alterasse la destinazione del muro o l’entità materiale del bene comune, alterava le linee e le simmetrie dell’edificio. (Sentenza del 16 novembre 2022 del Tribunale di Torino)