Espropriazione per pubblica utilità e retrocessione in favore del privato espropriato: il trasferimento del bene si concretizza a prescindere dal pagamento del prezzo
I giudici hanno affrontato la questione relativa allo stabilire se la retrocessione si perfezioni con la pronuncia della sentenza definitiva

In materia di espropriazione per pubblica utilità, qualora venga accolta la domanda giudiziale di retrocessione proposta dal privato espropriato, con determinazione del relativo prezzo, l’effetto reale del trasferimento della proprietà si determina ex nunc nel momento del passaggio in giudicato della sentenza che accoglie tale domanda e a prescindere dal pagamento del relativo prezzo. Ne consegue che, ove il privato espropriato sia rimasto nel possesso del bene durante lo svolgimento della procedura di espropriazione e del successivo giudizio di retrocessione, il mancato pagamento, da parte sua, del prezzo stabilito in sentenza costituisce inadempimento, ma non impedisce il venire meno del carattere abusivo di tale occupazione ai fini del risarcimento del danno spettante alla pubblica amministrazione. Questi i principi fissati dai giudici, chiamati a prendere posizione sulla questione relativa allo stabilire se la retrocessione si perfezioni con la pronuncia della sentenza definitiva che tale diritto riconosca, a prescindere dal pagamento del prezzo da parte dei privati, oppure se tale retrocessione non possa considerarsi perfezionata fin tanto che non venga pagato il relativo prezzo. (Ordinanza 9304 del 4 aprile 2023 della Corte di Cassazione)