Difetto riscontrato sull’auto usata appena acquistata: trascorsi i sei mesi dalla consegna, il compratore deve dimostrare che il problema sia stato occultato

Trascorsi oltre sei mesi dalla consegna della vettura, non può scattare la presunzione di preesistenza del difetto alla data della consegna

Difetto riscontrato sull’auto usata appena acquistata: trascorsi i sei mesi dalla consegna, il compratore deve dimostrare che il problema sia stato occultato

In materia di vendita di beni destinati al consumo, qualora il difetto di conformità si manifesti oltre il termine di sei mesi dalla consegna, previsto dal Codice del consumo, spetta all’acquirente dimostrare, con gli ordinari mezzi di prova, che il vizio esisteva già al momento della consegna o che esso era stato occultato dal venditore. Di conseguenza, ove sia accertato che al momento della consegna il bene era regolarmente funzionante, la responsabilità del venditore può essere configurata a condizione che sia dimostrato l’occultamento di un vizio. Questo il principio fissato dai magistrati che hanno preso in esame l’azione giudiziaria proposta da una donna e mirata ad ottenere un ristoro economico per il danno derivante da un difetto riscontrato nella vettura usata che aveva acquistato in una concessionaria. Accolte le obiezioni proposte dal legale che ha rappresentato la società venditrice. I giudici rilevano che erano trascorsi oltre sei mesi dalla consegna della vettura quando la proprietaria ha lamentato il problema al veicolo, e quindi non poteva scattare la presunzione di preesistenza del difetto alla data della consegna. Di conseguenza, l’acquirente avrebbe dovuto fornire la prova dell’esistenza del vizio alla data della consegna del bene, ma detta prova è stata esclusa dalla ricostruzione del fatto, poiché è emerso che, al momento della consegna, la vettura era funzionante. (Ordinanza 27177 del 15 settembre 2022 della Corte di Cassazione)

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