Contratto di locazione intestato al fratello: sfratto valido nonostante l’opposizione della sorella che risiede nell’appartamento

Decisivo il dato rappresentato dall’intestazione del contratto di locazione

Contratto di locazione intestato al fratello: sfratto valido nonostante l’opposizione della sorella che risiede nell’appartamento

Contratto di locazione intestato al fratello, ma a vivere nell’appartamento di proprietà condominiale è la sorella. Ciò nonostante, la donna non può impugnare il provvedimento di sfratto emesso dall’amministrazione condominiale per il mancato pagamento dei canoni di locazione. La donna ha spiegato di condurre in locazione, di fatto, l’appartamento di proprietà condominiale, e ha sostenuto che il relativo contratto di locazione era intestato solo formalmente al fratello, poiché era lei, che aveva per anni lavorato alle dipendenze del condominio come addetta alle pulizie, ad abitare l’appartamento come conduttrice di fatto. A sostegno di questa tesi, poi, il fatto che era sempre lei a corrispondere i canoni di locazione nelle mani dell’amministratore e a pagare oneri e contributi condominiali. Di conseguenza, la donna ha chiesto di vedere annullata l’ordinanza di convalida dello sfratto e di vedersi concesso un termine per sanare la morosità. I giudici ribattono però che la donna non può essere considerata reale conduttrice dell’immobile, a prescindere dalla residenza nell’immobile e dal possesso di alcuni bollettini di pagamento dei canoni, peraltro a nome del fratello quale intestatario del contratto di locazione. (Sentenza del 25 ottobre 2021 del Tribunale di Roma)  

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