Consumi idrici: cliente obbligato a pagare nonostante mancata lettura e mancata fatturazione

Cliente obbligato a pagare la fattura relativa ai consumi idrici e ai servizi di fognatura e depurazione, anche se i consumi addebitatigli sono, a suo dire, eccessivi e la società fornitrice del servizio idrico ha dimenticato per 12 anni la lettura del contatore e conseguente fatturazione. Per quanto concerne la mancata periodica lettura con annessa fatturazione, i giudici chiariscono che l’utente che non riceve periodicamente la fattura è tenuto ad accertarne le cause e a segnalare l’omessa ricezione al gestore per metterlo in condizioni di inviargli un duplicato. Siffatto obbligo imposto all’utente costituisce tangibile applicazione del principio di buonafede e correttezza nell’esecuzione del contratto di somministrazione, essendo impensabile continuare a fare uso di un bene tanto prezioso per lunghissimi periodi di tempo, anche per anni, senza preoccuparsi di pagarne il corrispettivo, e, al contempo, costituisce una forma di tutela per il cliente che attraverso il periodico invio dei documenti può rendersi conto di eventuali anomalie (anche riconducibili all’azione illecita di terzi) per potervi porre rimedio. Proprio in merito alla presunta eccessività dei consumi indicati in bolletta, i giudici chiariscono che le registrazioni del contatore sono assistite da una mera presunzione semplice, sovvertibile con una prova contraria. Ciò significa che, in caso di contestazione sul quantum rilevato come consumo, incombe sul fornitore l’onere di provare il corretto funzionamento del contatore e sul cliente quello di dimostrare che il consumo eccessivo è dipeso da fattori esterni non controllabili e non evitabili con la diligente custodia dell’impianto. (Sentenza del 19 settembre 2022 del Tribunale di Sassari)