Condòmino in lite col condominio: legittimo escluderlo dall’assemblea
Decisiva la sottolineatura che il singolo condòmino in lite col condominio è portatore di un interesse contrario a quello rimesso alla gestione collegiale

Se il condòmino è pronto alla battaglia giudiziaria col condominio, allora non può pretendere di partecipare all'assemblea in cui gli altri condòmini dovranno decidere di conferire incarico ad hoc all'amministratore e all'avvocato per prendere parte alla mediazione prodromica all'azione giudiziaria intentata dal condòmino. Ciò perché, precisano i giudici, in ipotesi di deliberazione assembleare volta ad approvare il promovimento o la prosecuzione di una controversia giudiziaria tra il condominio e un singolo condòmino, venendosi la compagine condominiale a scindere di fronte al particolare oggetto della lite in base ai contrapposti interessi, non sussiste il diritto del singolo condòmino (in quanto portatore di un interesse contrario a quello rimesso alla gestione collegiale) a partecipare all'assemblea. Di conseguenza, non può sussistere neanche la sua legittimazione a domandare l'annullamento, per omessa, tardiva o incompleta convocazione, della delibera approvata nell’assemblea a cui non gli è stato consentito di prendere parte. (Sentenza del 15 marzo della Corte d’appello di Milano)