Caduta provocata dal rialzo della pavimentazione dell’imbarcazione: risarcimento possibile
Una volta che la persona danneggiata ha dimostrato di essere caduta per un oggettivo fatto del vettore, ossia il rialzo del pavimento all’interno della nave, non deve dimostrare che è caduta per un’anomalia tale da dover esse segnalata

Risarcimento possibile per il passeggero di una motonave vittima di una caduta a bordo provocata da un rialzo della pavimentazione. Rilevante, secondo i giudici, il fatto che diversi testimoni abbiano confermato che la persona vittima del capitombolo è stata tradita da un anomalo posizionamento della pavimentazione. Impossibile, invece, sostenere che tale dimostrazione non integra prova della causa del danno e pretendere invece che la persona danneggiata sia tenuta addirittura a dimostrare di quanti centimetri era eventualmente sollevato il pavimento. In sostanza, una volta ammesso che la persona danneggiata ha dato prova di essere caduta a causa di un rialzo del pavimento, non è necessario che essa provveda anche a dimostrare quale sia la precisa anomalia della cosa. Illogico, perciò, dopo aver riconosciuto che la persona danneggiata ha fornito prova del fatto di essere caduta per via della condizione della pavimentazione, negare che ciò non sia ancora sufficiente a dimostrare il nesso tra la cosa e il danno e, di conseguenza, a certificare la responsabilità della proprietaria dell’imbarcazione. Tirando le somme, una volta che la persona danneggiata ha dimostrato di essere caduta per un oggettivo fatto del vettore, ossia il rialzo del pavimento all’interno della nave, non deve dimostrare che è caduta per un’anomalia tale da dover esse segnalata, né ovviamente dimostrare di quanti centimetri fosse il rialzo per cui è caduta, in quanto è sufficiente dare prova che l’incidente è avvenuto durante il trasporto, posta la presunzione di colpa stabilita dal Codice Civile a carico del vettore per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio. (Ordinanza 7151 del 10 marzo 2023 della Corte di Cassazione)