Caduta in un pozzetto lungo una strada di proprietà di un Consorzio: colpevole anche il Comune
I giudici precisano che in relazione alle strade vicinali sussiste la responsabilità per custodia del Comune, a prescindere dal fatto che esse siano di proprietà privata ma purché esse siano inserite tra le strade adibite a pubblico transito

Donna finisce in un pozzetto scoperto e non segnalato lungo una strada vicinale di proprietà di un ‘Consorzio’: colpevole anche il Comune. Inutile il ricorso proposto dal Comune e mirato, in sostanza, ad escludere la propria responsabilità per i danni riportati dalla donna e, in questa ottica, a porre in evidenza che la strada vicinale teatro dell’incidente è di proprietà e nel possesso dei proprietari frontisti costituiti nel ‘Consorzio’, frontisti che quindi, secondo il Comune, ne avevano statutariamente assunta la custodia con l’obbligo di curarne la funzionalità, eseguendo tutte le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Secondo il legale del Comune è perciò illogico condannare l’ente locale per un mancato controllo dello stato della strada. A fronte di questa obiezione, però, i giudici ribattono chiarendo che in relazione alle strade vicinali sussiste la responsabilità per custodia del Comune a prescindere dal fatto che esse siano di proprietà privata, purché esse siano inserite, come in questa vicenda, tra le strade adibite a pubblico transito. (Ordinanza 8879 del 29 marzo 2023 della Corte di Cassazione)