Caduta fatale nelle acque dell’Idroscalo: plausibile la colpa della Provincia di Milano

Ad inchiodare l’ente locale è la notoria pericolosità della cosa. Possibile il risarcimento per i familiari della persona deceduta a causa dell’incidente

Caduta fatale nelle acque dell’Idroscalo: plausibile la colpa della Provincia di Milano

Plausibile ipotizzare la responsabilità della Provincia di Milano per la morte di un uomo annegato, nel maggio del 2006, nelle acque dell’Idroscalo. A fronte del presunto comportamento imprudente della persona deceduta, i giudici sottolineano che nella zona ove è avvenuto l’incidente il bacino dell’Idroscalo risulta particolarmente pericoloso, in quanto costituito da vasche artificiali, profonde diversi metri, non visibili da chi si immerge, anche semplicemente camminando. Ciò significa che che in quelle vasche si può, come è accaduto nel drammatico episodio oggetto del processo, sprofondare improvvisamente pur trovandosi in acque basse. Allo stesso tempo, si è accertato che nelle vasche sotterranee l’acqua era gelida e poteva pertanto contribuire all’evento fatale. Tirando le somme, le caratteristiche della cosa - ossia le acque dell’Idroscalo -, note al custode - ossia la Provincia di Milano - che le aveva pure fatte oggetto di specifico avviso al pubblico, rendevano dunque assai probabile che si potesse verificare un evento tragico, come quello oggetto del processo e confermato, purtroppo, dall’avvenuto annegamento, un anno dopo, di due bambini nel medesimo punto dell’Idroscalo. Di conseguenza, la condotta dell’uomo deceduto non può essere considerata una evenienza fortuita, stante la notoria pericolosità della cosa. (Ordinanza 9172 del 3 aprile 2023 della Corte di Cassazione)  

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