Alterati gli equilibri psichici della vittima dell’incidente: ciò pesa anche sul risarcimento in favore dei suoi familiari
Nello specifico, per il risarcimento del danno morale patito dai congiunti della vittima dell’incidente bisogna tenere conto anche della peggiorata qualità delle loro relazioni familiari, a fronte di un prolungato rapporto di convivenza

Se la vittima dell’incidente stradale riporta lesioni così gravi da alterarne la salute psichica, è doveroso tenere conto delle ripercussioni che ciò ha causato nel suo contesto familiare. Quest’ultimo dettaglio va preso in esame nell’ottica del ristoro economico richiesto dai congiunti della persona che a seguito dell’incidente stradale ha riportato danni seri e irreversibili. Nel caso specifico, preso in esame dai giudici, il riferimento è soprattutto al lungo percorso di recupero affrontato dalla vittima dell’incidente, percorso assolutamente non indifferente per lo stato delle relazioni coi suoi familiari. Di conseguenza, per il risarcimento del danno morale patito dai congiunti della vittima dell’incidente, bisogna tenere conto anche della peggiorata qualità delle loro relazioni familiari, a fronte di un prolungato rapporto di convivenza. Tirando le somme, accertato il risarcimento per la vittima dell’incidente stradale, non può essere escluso a priori il danno non patrimoniale iure proprio invocato dai congiunti per il mutamento delle condizioni di vita del nucleo familiare a seguito del sinistro. (Ordinanza 8322 del 23 marzo 2023 della Corte di Cassazione)