Acquirente paga la persona che gli consegna la vettura: respinta la richiesta di denaro avanzata dalla concessionaria
I giudici pongono in evidenza il dato rappresentato dal legittimo affidamento del debitore, ossia, in questa vicenda, del compratore della vettura, il quale poteva logicamente contare sulla legittimazione della persona - a cui aveva consegnato quanto pattuito per l’acquisto del veicolo - a ricevere il pagamento

Concessionaria a bocca asciutta se il compratore ha pagato il prezzo pattuito alla persona che gli ha consegnato la vettura. I giudici pongono in evidenza il dato rappresentato dal legittimo affidamento del debitore, ossia, in questa vicenda, del compratore della vettura, il quale poteva logicamente contare sulla legittimazione della persona - a cui aveva consegnato quanto pattuito per l’acquisto del veicolo - a ricevere il pagamento. Ciò alla luce di un dettaglio inequivocabile: quella persona gli aveva consegnato la vettura oggetto del contratto siglato con la concessionaria. In sostanza, sono provati, secondo i giudici, i presupposti necessari perché il pagamento fatto al rappresentante apparente, al pari di quello fatto al creditore apparente, liberi il debitore di buonafede. Nello specifico, i presupposti sono due: in primo luogo, che il debitore abbia non solo confidato senza sua colpa nella situazione apparente, ma anche, in secondo luogo, che il suo erroneo convincimento sia stato determinato da un comportamento colposo del creditore, che abbia fatto sorgere in colui che paga, in buonafede, una ragionevole presunzione sulla rispondenza alla realtà dei poteri rappresentativi del soggetto che riceve il pagamento. (Ordinanza 6227 del 2 marzo 2023 della Corte di Cassazione)